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Azione Universitaria-Unisa raccoglie oltre 500 firme contro il caro-Mensa. Carabotta: “Ora incontriamo l’Adisurc” Primo piano Unisa e Scuola 

Azione Universitaria-Unisa raccoglie oltre 500 firme contro il caro-Mensa. Carabotta: “Ora incontriamo l’Adisurc”

 All’indomani della notizia arrivata dall’Adisurc (l’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario della Regione Campania) con la quale si dava conto dell’aumento delle tariffe per la fruizione del servizio Mensa (da €0,50 a €1,30 in più a pasto per ciascuno studente, a seconda delle fasce di reddito), l’associazione studentesca Azione Universitaria-UNISA, attiva presso l’Università degli studi di Salerno, ha avviato immediatamente una raccolta firme per richiedere di incontrare gli organi competenti dell’Azienda allo scopo di discutere il ripristino delle tariffe originarie. In meno di venti giorni, più di cinquecento studenti frequentanti l’Ateneo hanno aderito alla raccolta, chiedendo all’Associazione promotrice di intervenire per provare a cercare una strada alternativa a quella degli aumenti.

“È una raccolta firme che abbiamo voluto fortemente”- afferma Romano Carabotta, Responsabile del circolo salernitano di AU- “a noi piace rappresentare davvero le esigenze degli studenti: per questo abbiamo chiesto loro una legittimazione prima di recarci in Adisurc, arrivata con un numero così elevato di sottoscrizioni nonostante quello attuale sia un periodo di sospensione della maggior parte dei corsi a causa della sessione invernale”. E continua: “Avremmo potuto continuare a raccogliere adesioni, ma abbiamo urgenza di incontrare l’Azienda e abbiamo deciso di fermarci. Gli studenti sono molto delusi dalla condotta del Rappresentante eletto in Consiglio d’Amministrazione Adisurc (di schieramento opposto, nda), che invece di votare contro l’aumento si è limitato ad astenersi; e il successo della raccolta firme lo dimostra”. “Noi faremo fino in fondo la nostra parte”- conclude- “tentando di fare dall’esterno quello che il Consigliere d’Amministrazione avrebbe dovuto fare dall’interno: tutelare gli interessi degli studenti, e non dell’Azienda”.

 

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